Il sacrificio
I. Il Risveglio C’è uno strano odore di morte che incornicia la stanza, a sua volta cornice di un incubo strano. Mi sveglio tra dolori e sento le tempie pulsarmi di fuoco.C’è rumore bianco che mi assale le orecchie, poi sostituito dal silenzio. Non so dove sono, né come sono arrivata qui. Mi sento come una straniera in quest’altro mondo, così diverso da quello che conosco. I lividi sulle mie bracciate testimoniano la mia resistenza. La stanza è spoglia,vestita di un flebile velo d’ombra, che ricopre anche me. Fa freddo; un freddo secco che mi divora le ossa. Ho addosso solo una camicia da notte. È rotta e odora di sangue. È il mio sangue? Sono ferita? Dove? Come? Mi tasto il corpo in cerca di ferite. Ho dei graffi sulle braccia, ma la puzza di sangue non viene dal mio corpo. Intorno a me c’è uno strato viscido che copre il pavimento di legno. C’era davvero statala morte qui dentro. Gli occhi tentano di inumidirsi di lacrime, invano, e si limitano a bruciare di