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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Torna a casa, torna da te stesso.

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"I hear her voice in the morning hour       she calls me The radio reminds me of my home far away    And drivin' down the road I get a feeling that I should have been home Yesterday Yesterday Country Roads, take me home          To the place I belong" "Sentii la sua voce nelle ore della mattina Mi chiamava  La radio mi fa venire in mente la mia casa lontana E guidando per la strada  Sentii che dovevo essere a casa              Ieri ieri" Capita, nella vita, di accorgersi di non essere più se stessi, come se ci svegliassimo da un periodo di torpore durante il quale ci siamo comportanti in modo differente da come eravamo soliti fare, e qualcosa ci avesse improvvisamente riportato alla vita, facendoci immediatamente realizzare che "quelli" non siamo noi, o almeno non la persona che vorremmo essere e che eravamo. Ci si inizia a chiedere cosa sia successo, come siamo arrivati a tanto, a snaturare la nostra vera essenza,

Tanta Roba e che Roba!

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Avete presente quando una domenica sera si ha voglia di scoprire qualcosa di nuovo? Questa sera abbiamo scoperto Tanta Roba !  Tanta Roba! è la nuova pizzeria-ristorante gourmet, sita a Pontecagnano (Corso Italia 219/221, tel. 089382167), aperta proprio giovedì scorso dai fratelli Tommaso e Mauro Barrella. Il locale, riscaldato dal calore del forno e dal calore umano dei proprietari, risulta accogliente è molto adatto alla coppietta di fidanzati che erano all'angolo, agli amici di sempre, che erano a lato,  alla famiglia con bimbi e adatto a me con mille intolleranze alimentari.  La pizza arriva con tempistiche giuste: non subito averla ordinata, né troppo dopo averla scelta con cura  nel menù semplice ma ben fornito. Leggera come l'aria, con ingredienti scelti accuratamente e saporiti oltre che distinguibili uno ad uno. Il segreto è nell'impasto: proprio nel lievito. Il lievito madre curato personalmente dal pizzaiolo Tommaso fa sì che la pizza risulti sof

Il momento dell'Attesa

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Ognuno di noi è in attesa. Questo stato quasi compilativo della vita risulta a volte ineludibile. Per l'attesa si scelgono le parole migliori, si creano i piani, che sembrano più strategici  ma sono sempre i più fallimentari, proprio come tutti i piani. L'attesa di cosa? Ognuno attende qualcosa. Ognuno per attendere qualcosa, lascia passare altre. Ma chi attende può vivere nella condizione di sospensione? TRENTATRE' Da Centuria. Cento piccoli romanzi fiume  - Giorgio Manganelli Col tempo, è diventato un appassionato dell'attesa. Egli ama aspettare. Puntualissimo, detesta i puntuali, che lo privano, con la loro maniacale esattezza, del piacere incredibile di quello spazio vuoto, in cui non accade nulla di umano, di prevedibile, di attuale, in cui tutto ha l'odore esilarante e indefinibile del futuro. Se l'appuntamento è ad un angolo di strada, gli piace fingere una favola di possibili equivoci: e passa da un angolo al prossimo, ritorna