Le giornate d'autore della Dark zone


Partecipiamo alla giornata d'autore della Dark Zone (il cui gruppo Facebook lo troverete qui) e oggi conosceremo il romanzo di Miriam Palombi dal titolo Oscure Visioni.

OSCURE VISIONI Raccolta Horror. Diciassette piccole porte sull’abisso, scorci d’incubo che tra case infestate, acque profonde e maledette, demoni, mostri e viaggi nell’aldilà ci offrono una panoramica completa sull’orrore letterario in tutte le sue declinazioni. Storie intrise di quell’ansia latente, di quella lieve inquietudine che vi porterà, di tanto in tanto mentre state leggendo, a scrutare guardinghi dietro le vostre spalle.

 La venticinquesima ora, una vecchia biblioteca funge da non-luogo in cui scoprire un’ora funesta che non può esistere.
Stesso sangue, una vecchia casa di famiglia che cela una verità da incubo sulle nostre origini. 
Acque profonde, un crimine impunito, un lago profondo e inaccessibile che nasconde un segreto, ma la vendetta avrà il volto di un incubo.
Stanza 206, una stanza d’albergo dove confrontarsi con la propria distruttiva parte oscura.
L’Antro della Bestia, un parco giochi, una vecchia attrazione in disuso dove sembra celarsi la stessa essenza del male.
Mirabilia, un circo popolato da sanguinari freaks. 
La soglia, un passaggio verso un’altra diabolica dimensione. 
Tredici piccole perle, le pene per un amore perduto trovano un apparente sollievo in un tatuaggio mortifero.
Gens arcana, un intervento di chirurgia estetica è il pretesto per scoprire indicibili pratiche demoniache/evoluzionistiche.

… E altre Oscure Visioni.


Lasciamo la parola all’autrice:

Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro? 

L’horror parte da molto lontano, le stesse favole della nostra tradizione popolare sono intrise di sadismo e di particolari macabri. Leggere di personaggi inverosimilmente “cattivi” calati in situazioni irreali dove la logica è completamente stravolta, può servire a esorcizzare le nostre paure quotidiane. Sono racconti veloci dai finali asciutti, credo che questo possa incuriosire i lettori in cerca di forti emozioni.

Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

 Oscure Visioni è dichiaratamente un omaggio ai classici del genere horror, sia per le ambientazioni sia per i temi trattati. Creature mostruose ed esseri sovrannaturali. Streghe, demoni e spiriti inquieti sono i protagonisti dei miei racconti. Anche i luoghi  hanno delle caratteristiche ben riconoscibili, spesso sono posti fatiscenti, antiche magioni dalla pessima fama, case stregate, chiese abbandonate e lunapark in disuso, sotterranei di grandi metropoli dalle atmosfere cupe. Ho voluto segnare un percorso ideale di quella che è stata la genesi e l’evoluzione della letteratura horror, dagli albori del romanzo gotico ambientato in antiche magioni, ”Stesso Sangue”, o case infestate come nel racconto dal titolo “L’esperimento”. Fino all’horror angosciante di Poe, dove è il nostro inconscio a proiettare demoni e paure,“Stanza 206” e “Tredici piccole perle”.  Leggendo “L’antro della bestia” ritroviamo, invece, quel filone definito horror mitologico sviluppato da Lovecraft, dove il male viene personificato, assumendo  forme ancestrali.

Che cosa ti ha spinta a scrivere?

Alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo senza incertezza, “ La scrittrice” e sinceramente lo faccio ancora. Fin da piccola ho cominciato a scrivere brevi racconti ricchi di mistero, sulla scia di quelle che erano le mie letture, i film preferiti e interessi non proprio adatti alla mia età. 

Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

La passione per la scrittura è una conseguenza della mia passione per la lettura. I racconti di Poe, di Lovecraft, di Barker, in seguito i libri di Eco, sono stati per me, una vera guida formativa. Mi sono avvicinata, così, al genere thriller e all’horror.  Da cosa nascono le mie storie…Tutto parte dal concetto di “paura”. Cosa fa veramente paura? La paura non e solo sangue, la paura è ovunque e può nascere da qualunque cosa. E’ un corto circuito nella testa, un evento irrazionale al quale non si riesce a dare una spiegazione, è la rinuncia alla logica. Nell’horror non si hanno dei confini precisi nei quali muoversi, tutto è lecito e possibile.

Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

La mia scrittura purtroppo ha dei tempi giurassici, ho la media di un libro ogni due anni, questo per quel che riguarda la narrativa, ricerche preliminari, stesura e revisioni, portano via molto tempo. Per i racconti horror è diverso, sono sempre molto brevi e nascono di getto, sull’onda di un’idea spesso molto semplice. Niente spaventa di più della banalità. Annoto di continuo nuove idee, le migliori mi vengono prima di dormire,  che poi cerco di sviluppare, creando trame e personaggi.

Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

Attualmente entrambe le mie due pubblicazioni sono in ebook, questo permette al libro di superare i limiti fisici e varcare i confini delle librerie, sperando di raggiungere un pubblico più vasto in minor tempo. Noi autori dobbiamo impegnarci nel mantenere alta la soglia di attenzione, altrimenti i nostri titoli si perderebbero nel mare delle pubblicazioni online. Gruppi Facebook e blog legati al mondo della letteratura in tutte le sue forme, ci aiutano in questo arduo compito.
  

Perché la scelta del self publishing? se lo sei

Nel caso di Oscure Visioni è stata una scelta ponderata, una sorta di esperimento. Dopo diverse esperienze, non sempre felici, con piccole case editrici ho voluto semplicemente provare a fare da sola. In verità la parte grafica, cover e booktrailer, sono opera mio marito, il quale pazientemente mi asseconda.


Progetti per il futuro?

Attualmente sto lavorando alla prima stesura di un thriller ambientato a Firenze,  nel mondo dell’arte, si parlerà di alchimia e mistero, di come il “sapere” venga  precluso all’uomo non meritevole. Continuerò, poi, a mettere su carta i miei incubi personali. 


Tre persone da ringraziare

Il primo ringraziamento va a mia figlia, dodici anni di pura curiosità, può sembrare strano ma è con lei che discuto di trame, personaggi e titoli. Ovviamente ringrazio i lettori che hanno avuto modo e voglia di leggere i miei libri. Ultimo ringraziamento va a blogger e admin, sempre disponibili nel dare visibilità ad autori emergenti.


Mi dicono che

"Quello che oggi è un giovane pieno di fuoco balzerebbe indietro dall'orrore, se potesse vedere il ritratto di sé stesso quando sarà vecchio".

Nikolaj Gogol', Le anime morte, 1842

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