Dal folklore all'impegno civile e culturale: il Gruppo Zed




La band salernitana dal nome Gruppo Zed il 2 agosto manda online il singolo dal titolo “Marfisa, raggiungendo su youtube in sole due settimane più di 1000 visualizzazioni. La canzone è tratta dal nuovo album “Pensione Italia” e rappresenta il risultato di sonorità particolari che racchiudono stili diversi uniti armoniosamente. La band, nata nel 1995 nel territorio agro nocerino nell’ambito del centro studi CTF-ZED (Collettivo Teatro Folk – Zed), muove i primi passi sperimentando diversi sound fino a collaborare nel 2002 con il Dipartimento di Storia delle Tradizioni Popolari dell’Università degli Studi di Salerno. Da tale collaborazione nasce il primo album 22 Matteria bis, che in poco tempo arriva a 5000 copie vendute in Campania permettendo al gruppo di partecipare alla trasmissione Demo di Radio Rai Uno e di valicare così definitivamente i confini regionali. Il successo continua con i concerti in tutta Italia sotto la direzione dell’editore Salvati, riscuotendo gli applausi soprattutto per le canzoni “Mercato del lavoro”, "Tammurriata psicologica" e “Appello” in cui si denuncia lo sfruttamento del lavoro e la precarietà tipica del meridione. “Le canzoni servono a formare una coscienza. (…) Abbiamo compreso fin da subito che il nostro lavoro doveva camminare su due binari: l'ansia di una giustizia sociale che ancora non esiste e l'illusione di poter partecipare, in qualche modo, ad un rinnovamento del mondo. Quest'ultima è svanita subito, la prima, invece, rimane”, scrivono sul loro sito web non a caso. I due album successivi “Esperia” (12000 copie vendute nel 2007-08) e “Bagalù” (2008)  prima sotto la guida di Espedito Barrucci, direttore della Zeus Record di Napoli, e poi di  Claudio Bartiromo della Direzione campana dell’Einaudi riescono ad ottenere un notevole successo  così da ricevere al Festival Spazio Giovani di Foggia la targa del mensile di cultura musicale RARO. Dopo aver messo in musica il V canto dell’Inferno dantesco, la band partecipa ad un tour promosso da Einaudi nelle scuole italiane, per inaugurare un nuovo approccio alla Divina Commedia. Il Gruppo Zed, dunque, propone un concetto di musica completamente nuovo proprio perché essa come  il canto “sono espressione dei propri sentimenti (…) a volte addirittura un tentativo di autoanalisi mediante il quale offrire una strada agli altri per analizzare se stessi” cit.

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