Gli Aristogatti della Compagnia dell'arte: un elisir di fanciullezza

5 agosto 2015 ore 20:30 - il suggestivo Teatro Barbuti

Chi da bambino non ha visto al videocassetta degli Aristogatti? Diretto da Wolfgang Reitherman e prodotto dalla Walt Disney Productions nel 1970, questo cartone animato è stato tratto da una storia di Tom McGowan e Tom Rowe e ruota attorno alle avventure di una famiglia di gatti aristocratici.
Chi non si ricorda i piani malefici di Edgar per ottenere l'eredità della cantante lirica in pensione Madame Adelaide Bonfamille, chi non ha sorriso quando la dolcissima mamma gatta Duchessa si prendeva cura dei suoi cuccioli Matisse, Bizet e Minu,  chi non ha amato il gatto randagio Romeo 'er meglio der Colosseo', chi non ha riso quando ha visto in che modo le ochette Adelina e Guendalina hanno incontrato la famiglia di gattini, chi non adora questa storia di pericoli e peripezie? 

A Salerno la Compagnia dell'arte ha messo in scena egregiamente questo cartone animato e ieri io ero proprio lì, nel mio posticino con un'ottima visuale. I bambini, un po' indisciplinati prima dello spettacolo, hanno immediatamente fatto silenzio non appena gli attori sono comparsi sulla scena: erano attenti ad ogni loro movimento, ad ogni battuta ed anche io ho avuto la fortuna di essere contagiata da quell'elisir di fanciullezza.

Duchessa (Michela Ventre),
Minu (Maria Rosaria Ronga),
 Matisse (Katia Caivano)
e Bizet (Francesco Preziosi)

Francesco Arcidiacono 
e Claudio Tortora














Dopo l'intervento di Claudio Tortora, patron del Premio Charlot, e di Francesco Arcidiacono, presidente dell'Arci emozionato per la partecipazione della figlia di tre anni, il quartiere dei Barbuti è diventato la capitale francese dei primi del '900: la scenografia e i costumi, curati dalla Bottega San Lazzaro, hanno reso perfettamente l'idea dei luoghi in cui i personaggi del cartone sono agivano. 
Professional Ballet di Pina Testa,
Antonello Ronga,
Michela Ventre
 Renata Tafuri

Madame Adelaide Bonfamille (Renata Tafuri) con i suoi gattini Duchessa (Michela Ventre), Minu (Maria Rosaria Ronga), Matisse (Katia Caivano) e Bizet (Francesco Preziosi), insieme al maggiordomo inglese Edgar (Vincenzo Triggiano) solcano per primi il palco. Tutto curato nei dettagli dal regista Antonello Ronga, che  ieri ha recitato nelle vesti dell'avvocato ed eccentrico amico  di Madame Adelaide, Georges Hautecourt e di Zio Reginaldo. Il corpo di ballo Professional Ballet di Pina Testa, con le coreografie di Sonia Saggese, ha reso giustizia nelle movenze e nei passi ai gatti che tutti conosciamo così come i cani da caccia Napoleone (Jacopo Flauti) e La Fayette (Mauro Collina), il topo Groviera (Federica Buonomo), il gatto randagio Romeo (Massimiliano Palumbo), la coppia di oche inglesi Adelina (Francesca Canale) e Guendalina (Martina Iacovazzo) e  il gatto jazzista Scat Cat (Fortuna Capasso), amico di Romeo. Ecco alcuni scatti

Massimiliano Palumbo




Jacopo Flauti
e Mauro Collina
Francesca Canale,
Antonello Ronga e Martina Iacovazzo
Vincenzo Triggiano



tutti gli attori in scena











Federica Buonomo













Ora lungi da me giudicare la performance dal punto di vista tecnico, ma ciò che posso raccontarvi e chi ero io in quel momento. Sono stata contagiata dalla magia di quel teatro a cielo aperto, dall'entusiasmo dei bambini che, coinvolti dall'interazione degli attori con loro, hanno commentato a voce alta le scene. Ho cantato anche io insieme agli attori Ma pure da emigrato, mica so cambiato: io so’ Romeo, er mejo der colosseo! e Tutti quanti voglion fare jazz perché resister non si può al ritmo del jazz e anche io ho partecipato del dolore di Madame Adelaide. Ho riso tanto per le incursioni di Napoleone e La Fayette. Insomma mi sono divertita pur non essendo ancora una bambina e mi sono riconosciuta in quella passione che ogni attore ha dimostrato di avere. La passione si riconosce quando tante fiammelle ardono per lo stesso scopo, per lo stesso piacere.

Per alcune scene cliccare qui

Valentina Spacagna

Mi dicono che:
“Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante".
Kahlil Gibran



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