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L'anima del Festival di Giffoni raccontata da Radio Booonzo & Mi dicono che
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Morfeo vieni, abbracciami. Fa in modo che le mie fantasie diventino realtà, fa in modo che mia realtà profumi delle mie fantasie. Aiutami a diventare come dovrei essere almeno lì in quel sogno ameno che spezza i vincoli dell’abitudine. Fammi camminare nella vasta distesa del sentimento dove tutto è concesso, lì dove è bandita la sofferenza, l’indifferenza. Caro Morfeo fa sì che mi abbandoni a te, a te che porti il sonno e che avvolgi ogni cosa. Arriva caro Sonno, lì dove non c’è luce dove non è possibile contare i battiti del cuore, dove non è possibile scaricare il proprio odio. Dormi mio caro cuore, ormai giovane ma tanto stanco, ormai chiaro ma tanto scuro, ormai spensierato ma tanto preoccupato. Non svegliarmi Morfeo, tienimi stretta a te, proteggimi, abbi cura di me. Oh Morfeo non sai quante volte volevo scorgere il tuo volto, non sai quante volte ho pensato di possederti, di comandarti, non sai quante volte ho pensato di ucciderti concedendomi ad altri,
Mi dicono che ... "Guarda la tua donna se dorme o se si muove le cose che conserva e le sue voglie nuove. È stupido giocare con chi non sta giocando lei dondola su un ponte perché ti sta cercando. Non confonderla fatti trovare tu per lei sei la strada migliore dalle tempo e vedrai. Se balla da sola tu falla ballare sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te. Se parla da sola tu stalla a sentire l'amore sa farsi del male e curarsi da sé balla da sola e magari lei balla per te." Pooh Quando una donna decide di ballare da sola? Quando comprende che basta a se stessa e che non deve più subire il delirio di onnipotenza di un uomo? Quando una donna decide di risplendere per se stessa e non per gli altri? A 30 anni. O meglio quando ha raggiunto la piena conoscenza di sé. Proprio quando inizia a ballare da sola, proprio quando decide che basta a se stessa, quando non darà più l'opportunità a qualcuno di ferirla. Sappiate miei cari uomini c
La leggenda del filo rosso 赤い糸 (akai ito) del destino, è una credenza molto diffusa in Giappone, che si rifà a un’antica leggenda cinese. La leggenda narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali la nostra anima gemella. Le due persone così unite, sono destinate a incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano. Perché, il filo rosso, sarà lunghissimo e fortissimo e non si spezzerà mai. Sarà lo stesso destino a tenerlo saldo e unito finché esse non s’incontreranno. Durante la Dinastia Tang, un tale di nome Wei, i cui genitori erano morti quand’era molto giovane cercò per tanto tempo una donna da sposare e con cui creare una famiglia, ma non ci riuscì. Una sera, arrivò nella città di Song e in una locanda un uomo gli disse che la figlia del governatore sarebbe stata la donna gius
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